joi, 28 noiembrie 2013

Lazio, caccia alla qualificazione in Europa League


I biancocelesti di Petkovic chiamati a battere in trasferta il Legia Varsavia per staccare con una partita d'anticipo il biglietto per i sedicesimi di finale di Europa League.


Sul campo del Legia,ultimo e senza reti all’attivo, la Lazio cerca i punti qualificazione e qualche motivo per tornare a sorridere. E rincorre anche il primo posto nel girone, detenuto dal Trabznospor che sarà ospite all’Olimpico nell’ultima giornata. I polacchi sono fuori dai giochi, con zero punti e zero gol segnati, una Cenerentola che non dovrebbe impensierire più di tanto i biancocelesti. Ma, più che la reale consistenza del Legia, il problema vero è rappresentato dalla Lazio di questi tempi che non riesce quasi mai a imporre nè la lo spessore tecnico, né il gioco. Una formazione senza identità e senza spartito che, soprattutto nelle partite esterne, va in costante difficoltà come testimonia la sola vittoria ottenuta nelle ultime 16 gare.


Neppure in Europa la Lazio ha saputo fornire prove confortanti ed è reduce dalle indicibili e incredibili paure vissute contro l’Apollon. Però il girone è così modesto, nel livello qualitativo, che sarebbe delittuoso non qualificarsi. Semmai, l’atteso successo di stasera a Varsavia, dovrà servire per ipotecare il primo posto che avrebbe comunque un significato importante. Petkovic si appresta ancora a rivoluzionare la formazione, ormai capita a ogni confronto. L’allenatore, nel varare lo schieramento anti-Legia, dovrà tener presente il prossimo impegno di campionato, di lunedì contro il Napoli. Pertanto terrà a riposo alcuni degli effettivi, a parte gli indisponibili Klose e Biava. Sarà una Lazio molto diversa, da quella schierata contro la Sampdoria, con il ritorno dei brasiliani accantonati tutti insieme. Un’altra occasione per Anderson che, da gioiellino, è diventato un oggetto misterioso e anche per i connazionali Ederson ed Hernanes anche loro messi in discussione.


A questo punto della stagione, con un campionato già abbastanza compromesso e con un’Europa ancora da conquistare, ogni partita rischia di diventare decisiva per il tecnico di Sarajevo. Il suo gradimento, in società e nel popolo biancoceleste, è arrivato ai minimi storici: troppa la confusione e gli errori commessi in continuazione. Lui stesso, dopo la magra di Marassi, ha fatto autocritica. «Ho diverse responsabilità, ne abbiamo parlato, cerchiamo di correggere insieme dove abbiamo sbagliato, tentando di dare sempre il meglio. Manderò in campo i migliori di questo momento, vorrei vedere undici guerrieri e chiudere al primo posto il girone». Petkovic lamenta, però, l’insistenza delle critiche piovute sia addosso alla squadra, che a lui. «Non tutto è nero, così come è stato disegnato, dobbiamo fare di più e superare le difficoltà con maggiore positività». L’attuale deludente Lazio sconta la mancanza di una solida organizzazione, di un modulo collaudato, di scelte tecniche indovinate. Non si può cambiare sempre e sperare di vedere gioco e risultati ed è grave che, dopo un terzo di campionato, Vladimir Petkovic, non abbia in mente idee precise.


La squadra in Polonia, oltre a una serata di gloria, che consenta di riscattare l’ultima prova di campionato e di prendersi una piccola fetta d’Europa, deve provare a ritrovare se stessa. Pure sul piano delle motivazioni. E quest’ultimo aspetto chiama in causa direttamente i calciatori, che non possono più nascondersi dietro l’alibi dell’allenatore, perché devono dare qualcosa di più. E’ quindi arrivato il momento che si assumano le loro responsabilità. Che sono comunque molte.






http://www.pronosticiscommessesportive.com/images/vladimir-petkovic-3.jpg via scommetix.it http://www.pronosticiscommessesportive.com/sport-notizie/4973-lazio-caccia-alla-qualificazione-in-europa-league.html

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