Parma e Lazio si sfidano al Tardini

Domennica pomeriggio al Tardini, si affronteranno Parma e Lazio.

Entrambe le squadre, sono reduci da 2 sconfitte di fila e daranno il massimo per riscattarsi.

Nel turno scorso, i ducali sono stati battuti a San Siro dall'Inter per una rete a zero. Con lo stesso risultato, la squadra di Vladimir Petkovic è stata sconfitta al Friuli dall'Udinese.

Il Parma non vince dallo scorso 30 marzo, quando ha battuto sul proprio campo il Pescara per tre reti a zero. La squadra di Roberto Donadoni, che con 39 punti conquistati in 33 partite occupa la dodicesima posizione della classifica, nelle ultime tre uscite non è riuscita a trovare la via del gol.

La Lazio, occupa l'ottava posizione della Serie A con 51 punti. I biancocelsti, non attraversano un buon momento e nelle ultime 5 partite disputate tra campionato ed Europa League, hanno conquistato 2 pareggi e subìto 3 sconfitte.

Il bilancio casalingo del Parma è di 8 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Al Tardini, la squadra di Donadoni ha realizzato 26 gol e ne ha subìti 16.

L'attaccante della squadra emiliana Amauri, ha parlato della sfida in programma fra due giorni: "Se affronteremo la Lazio con lo spirito giusto, dando un qualcosa in più tutti insieme, sicuramente verrà fuori qualcosa di importante. Non dobbiamo mai abbatterci e dobbiamo lottare fino alla fine".

La vittoria della Lazio a Parma viene indicata a 3.10, il successo casalingo dei padroni di casa è proposto a 2.30, a 3.20 è quotato il pareggio.

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La Pescara attende il Napoli

I Partenopei stasera allo Stadio Adriatico chiudono il Sabato di anticipi della 34esima giornata di Serie A.

Sono 11 i punti che separano i bianconeri dal Napoli, e se la squadra di Mazzarri non riuscisse a vincere, domani la Juventus avrebbe la possibilità di festeggiare con quattro giornate d’anticipo.

Della sfida contro il Pescara ha parlato il tecnico dei campani: “Sono preoccupato per la partita in sé, non per le assenze, ma per il momento. Credo che quella con il Pescara sia la partita più difficile che potevamo trovare. Hanno fatto una grande partita contro la Roma e da quando c'è Bucchi stanno giocando bene”.

Nelle file napoletane mancherà Edinson Cavani. Il bomber uruguaiano, capocannoniere del campionato, salterà per squalifica la sfida contro il Pescara.

Abruzzesi oramai condannati alla Serie B, anche se la matematica mantiene in vita le ultime speranze. Il pareggio ottenuto contro la Roma ha interrotto una striscia di otto sconfitte di fila. Partenopei reduci da cinque vittorie ed un pareggio nelle ultime sei giornate.

La vera preoccupazione del Napoli non è la corsa sulla Juventus, ma difendere il secondo posto dagli attacchi del Milan.

Una vittoria permetterebbe al Napoli di mantenere i sette punti di distacco, mettendo una seria ipoteca sull’accesso diretto alla prossima Champions League.

Il successo del Pescara è offerto a 9.00. Il pareggio si trova a 5.00. La vittoria del Napoli la troviamo a 1.33.

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Il Cagliari affronta l'Udinese

Domani sera, sul campo neutro di Trieste, il Cagliari affronterà l'Udinese. I sardi, scenderanno in campo determinati a riscattare la sconfitta subìta al San Paolo contro il Napoli.

Nel turno scorso, nonostante una prestazione molto positiva, il Cagliari è stato battuto in trasferta dalla squadra di Walter Mazzarri con il risultato di 3-2. Con 42 punti conquistati in 33 partite, gli isolani occupano la decima posizione della classifica.

L'Udinese è reduce da 3 vittorie di fila. Dopo il pareggio casalingo ottenuto contro il Bologna, i bianconeri hanno battuto al Friuli Chievo e Lazio, e il Parma al Tardini. A 5 partite dal termine del campionato, la squadra di Francesco Guidolin occupa la settima posizione della classifica con 51 punti.

Domani sera, il Cagliari darà il massimo per riscattare la pesante sconfitta subìta nel girone d'andata al Friuli contro l'Udinese. Lo scorso 2 dicembre, la squadra di Guidolin ha battuto a Udine i sardi con il risultato di 4-1. L'Udinese dal canto suo, è in piena corsa per un posto in Europa League e farà il possibile per vincere.

Il tecnico del Cagliari Diego Luis Lopez, ha parlato della partita che vedrà protagoniste Cagliari e Udinese: "L'Udinese è un'ottima squadra. Noi vogliamo riscattare sia la sconfitta di domenica che quella patita all'andata, dopo una delle peggiori partite della nostra gestione".

La vittoria del Cagliari contro l'Udinese viene indicata a 3.60, il successo di Di Natale e compagni è in lavagna a 2.10, a 3.20 è proposto il pareggio.

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Sassuolo di scena ad Modena

Questa sera, il Modena affronterà sul proprio campo il Sassuolo in una gara valida per l'anticipo della 39ª giornata di Serie B.

Sia la squadra di Walter Novellino che quella di Eusebio Di Francesco, sono reduci da una vittoria. Nel turno scorso, il Modena ha battuto in trasferta il Novara per una rete a zero, il Sassuolo invece, ha vinto davanti ai propri tifosi contro il Bari con il risultato di 2-1.

Il Sassuolo è primo con 80 punti, mentre il Modena occupa l'ottava posizione della Serie B con 51 punti, a quattro lunghezze dalla zona playoff.

Il Modena scenderà in campo con il 4-4-1-1. La linea difensiva davanti a Colombi, dovrebbe essere composta da Nardini, Gozzi, Perna e Minarini. Gli esterni di centrocampo saranno Signori e Lazarevic; Osuji e Moretti agiranno nella zona centrale. Mazzarani sarà il trequartista alle spalle di Ardemagni.

Il tecnico del Sassuolo Di Francesco, si affiderà al solito 4-3-3. Laverone, Bianco, Terranova e Longhi, formeranno il quartetto difensivo davanti a Pomini. Il trio di centrocampisti sarà composto da Bianchi, Magnanelli e Missiroli. In attacco, ai lati di Boakye agiranno Berardi e Troianiello.

Il difensore centrale del Modena Armando Perna, ha parlato della sfida in programma questa sera: "Ci aspetta un derby delicato, importante, che dobbiamo affrontare con la massima concentrazione. Il Sassuolo mertita la promozione in Serie A, ma vogliamo ritardare la loro festa".

La vittoria casalinga del Modena viene indicata a 3.40, il successo esterno del Sassuolo è proposto a 2.30, a 3.00 è quotato il pareggio.

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Juventus e Milan si sfidano a Torino

Domenica sera a Torino, Juventus e Milan si affronteranno nel posticipo della 33ª giornata di Serie A.

Entrambe le squadre, scenderanno in campo determinate a vincere. I bianconeri, proveranno a riscattare la sconfitta rimediata a San Siro nella gara di andata, la squadra di Massimiliano Allegri invece, punta a consolidare il terzo posto e ad avvicinarsi alla seconda piazza.

Nel turno scorso, i campioni d'Italia in carica hanno battuto all'Olimpico la Lazio per due reti a zero. Un successo, arrivato dopo la sconfitta casalinga subìta contro il Bayern Monaco nel ritorno dei quarti di finale di Champions League.

Il Milan è reduce dal pareggio casalingo ottenuto domenica sera contro il Napoli. Nelle ultime 5 partite di campionato, i rossoneri hanno conquistato 11 punti. La vittoria interna della Juventus viene indicata a 1.72, il successo del Milan a Torino è proposto a 4.75, a 3.60 è quotato il pareggio.

La Juventus, prima con 74 punti conquistati in 32 gare, ha vinto 12 delle 16 partite disputate fin qui davanti ai propri tifosi, nelle altre quattro occasioni, sono arrivati 2 pareggi e altrettante sconfitte.

Il bilancio esterno del Milan è di 6 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Nelle partite disputate nel campionato in corso in trasferta, i rossoneri hanno realizzato 28 gol e ne hanno subìti 22.

Il difensore della Juventus Andrea Barzagli, ha parlato della sfida in programma domenica sera: "Sia noi che il Milan abbiamo bisogno di punti. Noi per inseguire lo scudetto, loro la qualificazione alla Champions. Non sarà facile, ma ci stiamo preparando bene".

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Il Catania attende il Palermo

Domenica pomeriggio al Massimino, si affronteranno Catania e Palermo in un derby che si annuncia avvincente.

La posta in palio fra due giorni a Catania è molto alta, soprattutto per il Palermo, che con 28 punti conquistati in 32 partite, occupa la terz'ultima posizione della Serie A, a due lunghezze dalla zona salvezza.

Entrambe le squadre sono reduci da un pareggio. Domenica scorsa a Verona, i rosanero hanno pareggiato per 0-0 contro il Chievo, mentre il Palermo, al Barbera contro il Bologna, non è andato oltre l'1-1.

Miccoli e compagni, all'andata hanno battuto il Catania per 3-1. La squadra di Rolando Maran, darà il massimo per riscattarsi. La vittoria casalinga degli etnei viene indicata a 2.10, il successo esterno del Palermo è quotato a 3.60, a 3.25 è proposto il pareggio.

Il Catania, ha vinto solo una delle ultime 5 partite disputate. Nell'ultima gara disputata davanti ai propri tifosi, la squadra di Maran ha pareggiato contro il Cagliari.

Tra le mura amiche, i rosazzurri hanno conquistato ben 10 vittorie, 3 pareggi, e rimediato altrettante sconfitte. Sono 26 le reti realizzate dal Catania sul proprio campo, 14 i gol al passivo.

In trasferta, il Palermo ha conquistato solo una vittoria. I rosanero, lontano dal Barbera hanno raccolto appena 9 punti.

L'esterno del Catania Giovanni Marchese, ha parlato della sfida in programma domenica: "Quella con il Palermo è una partita fondamentale per noi. Dobbiamo scendere in campo con la grinta necessaria per riscattare la sconfitta rimediata all'andata".

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Chelsea di scena a Liverpool

Si annuncia entusiasmante la sfida in programma domenica ad Anfield Road, dove Liverpool e Chelsea si affronteranno in un match valido per la 34ª giornata di Premier League.

Domenica ad Anfield Road, il tecnico spagnolo affronterà la sua ex squadra. Per il tecnico della squadra londinese, non sarà una gara come le altre: "Non vedo l'ora di tornare a Liverpool. Sono stato sei anni sulla panchina dei Reds e non posso negare che sarà un piacere tornare ad Anfield. Il mio obiettivo però resta sempre lo stesso: proveremo a vincere, anche se non sarà facile".

Chelsea e Liverpool, hanno pareggiato la gara di andata disputata lo scorso 11 novembre allo Stamford Bridge con il risultato di 1-1. Gerrard e compagni, occupano la settima posizione della Premier con 50 punti, mentre la squadra di Rafa Benitez, è terza con 61 punti totalizzati in 32 partite.

I Reds sono reduci da 2 pareggi consecutivi, ottenuti davanti ai propri tifosi contro il West Ham, e in trasferta contro il Reading. Nelle ultime due uscite, il team di Brendan Rodgers ha creato numerose occasioni da gol ma non è riuscito a trovare la via della rete.

Il Chelsea, dopo la sconfitta rimediata a Wembley contro il Manchester City in una gara valida per la semifinale di FA Cup, mercoledì sera si è riscattato vincendo sul campo del Fulham per tre reti a zero.

La vittoria del Chelsea sul campo del Liverpool viene indicata a 3.60, il successo casalingo dei Reds è in lavagna a 2.15, a 3.60 è proposto il pareggio.

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Ancelotti: Non abbiamo avuto carattere

Il tecnico del Paris Saint-Germain distribuisce equamente le colpe per l'uscita di scena dalla Coppa di Francia e parla di serata disastrosa.

Un'eliminazione che fa male e che Carlo Ancelotti proprio non riesce a mandar giù. Il suo Psg ieri è stato fatto fuori ai quarti della Coppa di Francia dall'Evian che si è imposto ai rigori dopo l'1-1 dei 90' regolamentari e dei supplementari. Il gran gol di Pastore non è bastato ai parigini per rispettare il pronostico.

"La nostra serata è stata disastrosa, abbiamo disputato la peggior partita della stagione - ha ammesso Ancelotti -. C'è grande delusione, soprattutto per l'atteggiamento della squadra che non è stato quello giusto. Si può perdere una partita, ma non abbiamo avuto carattere, abbiamo peccato di sufficienza, perso tantissimi palloni e molti giocatori hanno insistito con giocate individuali, sono arrabbiato con tutti perché questa squadra ha dimostrata che se gioca concentrata può fare grandi cose, l'abbiamo visto contro il Barcellona. Evidentemente ho anch'io le mie responsabilità, perché se la squadra non ha giocato con la mentalità giusta, la colpa e' anche dell'allenatore".

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Inter: dopo Cambiasso, si ferma Guarin

Gli esami cui si è sottoposto l'argentino parlano di scollamento intermuscolare del comparto adduttorio della gamba sinistra". Incerti i tempi di rientro, anche se probabilmente la sua stagione è già finita.

Ma è incredibile come Stramaccioni perda anche Fredy Guarin, infortunatosi durante l'allenamento pomeridiano di giovedì.

La “maledizione” di questa stagione, così come definita da Andrea Stramaccioni nel dopo-partita con il Cagliari, prosegue, e questa volta colpisce un altro dei senatori. Esteban Cambiasso si è sottoposto agli accertamenti medici dopo essersi fermato nel riscaldamento precedente la partita di mercoledì sera contro la Roma e il responso parla di “scollamento intermuscolare del comparto adduttorio della gamba sinistra”. I tempi di recupero sono ancora incerti, ma sicuramente il centrocampista argentino non sarà disponibile per la prossima partita di campionato contro il Parma.

Ma non è finita qui, perché Stramaccioni rischia di perdere per il finale di stagione un altro Big: Fredy Guarin. Il centrocampista colombiano, assente con la Roma perché squalificato così come Alvaro Pereira, si è infatti infortunato durante la sessione pomeridiana d'allenamento del giovedì. Per Guarin una lesione di primo grado al soleo (polpaccio) della gamba destra.

Nel frattempo, mentre Moratti respinge al mittente le critiche esposte dal pubblico anche nei confronti dell’operato di Strama, l’Inter ha ufficializzato la tournée negli Stati Uniti che impegnerà la squadra in estate. I nerazzurri parteciperanno alla Guinness International Championship Cup, che si terrà dal 27 luglio al 7 agosto 2013: sarà un torneo di qualità, che vedrà anche la presenza di Real Madrid, Juventus e Los Angeles Galaxy più altre quattro formazioni ancora da individuare. Il formato del torneo sarà, per così dire, all’”americana”, con la suddivisione delle otto squadre partecipanti in due conference e finale disputata fra le prime due classificate: i match conclusivi sono in programma il 6 e il 7 agosto a Miami, nello stadio dei Miami Dolphins.

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Terza sconfitta di fila per i neroazzurri

Ieri sera a San Siro, l'Inter è stata sconfitta dalla Roma in una gara valida per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia.

La squadra di Andrea Stramaccioni è stata battuta con il risultato di 3-2. Quella subìta contro i giallorossi, è la terza sconfitta consecutiva rimediata dall'Inter.

I neroazzurri, hanno concluso la prima frazione di gioco in vantaggio per un gol a zero, ma nella ripresa, la Roma è riuscita a ribaltare il risultato. Nelle ultime 5 partite disputate tra campionato e coppa nazionale, Zanetti e compagni hanno conquistato una vittoria e subìto 4 sconfitte.

Stramaccioni, ha parlato della prestazione offerta ieri sera dalla sua squadra: "L'Inter ha messo in campo tutto quello che aveva. Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, per quelle che sono le nostre condizioni attuali. Poi nella ripresa la Roma è cresciuta, noi siamo calati. Peccato. Complimenti alla Roma perché ha meritato questa finale".

Con 50 punti conquistati in 32 partite, l'Inter occupa il settimo posto della Serie A. Nel prossimo turno di campionato, i neroazzurri affronteranno il Parma a San Siro.

La squadra di Roberto Donadoni, è reduce dalla pesante sconfitta casalinga rimediata domenica scorsa contro l'Udinese, che al Tardini, ha avuto la meglio per tre reti a zero.

Sia l'Inter che la squadra emiliana, daranno il massimo per conquistare un risultato positivo. All'andata, i ducali hanno battuto i neroazzurri con il risultato di 1-0. La vittoria casalinga dell'Inter viene indicata a 2.00, il successo esterno del Parma è proposto a 3.75, a 3.40 è quotato il pareggio.

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L'Inter e l'infinita lista di infortuni

Gli infortuni non possono essere degli alibi per una stagione così disastrosa, ma senza dubbio hanno inciso sulla mancanza di continuità di questa squadra.

La lista è davvero lunga e se non fosse per non rischiare di mancare di rispetto alle vittime delle esplosioni alla maratona di Boston, in casa Inter si potrebbe tranquillamente parlare di un bollettino di guerra. Il rapporto tra punti conquistati (50) e infortuni (46, compresi quelli di Sneijder e Coutinho salpati per nuove avventure) è quasi di 1 a 1, una percentuale incredibile e che spiega, almeno in parte, il crollo verticale della squadra nerazzurra, a cui mancano gioco, qualità e ora anche interpreti. Una lunga sfilza di infortuni che ha colpito quasi tutta la rosa: dei cosiddetti titolari solo l'eterno capitan Zanetti (ma come fa?) e Juan Jesus sono stati risparmiati da questa che è una vera e propria ecatombe. Stando così le cose, è naturale che sul banco degli imputati sia finito anche il preparatore atletico, Stefano Rapetti. Su di lui pesano le ‘accuse’ di allenamenti troppo blandi e accondiscendi (da ricordare la ripresa degli allenamenti il 2 gennaio dopo le feste natalizie, proprio come nella scorsa stagione) ed una condizione fisica che da qualche mese a questa parte latita. Con una rosa così ampia, risultano quasi incomprensibili i tanti, troppi infortuni che l’Inter ha dovuto annoverare uno dopo l’altro in questa stagione (la palma di più sfortunati se la contendono, Milito, Chivu, Mudingayi ed Obi).

Problemi muscolari, distorsioni e contusioni varie: la rosa nerazzurra non si è fatta mancare nulla, un'ecatombe che non ha fatto distinzioni d'età. Alvarez e Stankovic i primi a finire sotto i ferri già in estate, Gargano e Nagatomo gli ultimi ad affollare l'infermeria di Appiano. In mezzo di tutto e di più, come se il destino si divertisse a vedere soffrire i giocatori nerazzurri. Il mesi più duro senza dubbio novembre con sette infortunati, guarda caso quando la macchina messa in pista da Stramaccioni ha cominciato a sbandare in modo preoccupante. La mazzata finale è arrivata a gennaio, al rientro dalle interminabili feste natalizie. Altri sette infortunati, che hanno dato il via a una catena di San Antonio, tanto che anche febbraio e marzo sono stati caratterizzati da infortuni a catena. Il più grave, senza ombra di dubbio, quello di Diego Milito (lesione al legamento crociato del ginocchio destro), ma anche la perdita precoce di due rincalzi come Obi e Mudingayi ha tolto fiato e polmoni a un centrocampo che è andato in affanno troppo presto.

Gli infortuni non possono essere degli alibi per una stagione così disastrosa, ma senza dubbio hanno inciso sulla mancanza di continuità di questa squadra. Agli occhi di Moratti sono davvero tutti sotto osservazione e nell'ultimo mese non solo Stramaccioni e Branca si giocano la conferma. Anche il futuro di parecchi elementi dello staff medico è in bilico e nel loro caso nemmeno la (difficile) conquista della Coppa Italia potrebbe bastare a fermare la rabbia di Moratti.

Il successo del Inter è indicato a 2.63. A 3.40 troviamo il risultato di parità. La vittoria di AS Roma e compagni è proposta a 2.60.

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Lazio-Juventus 0-2

La Juventus c’è, c’è sempre stata: in Europa ha semplicemente ceduto il passa a quella che è forse la miglior formazione della Champions League.

E’ una vittoria probabilmente cruciale per i destini tricolore della Juventus, quella ottenuta ieri sera allo Stadio Olimpico contro la Lazio. Un successo che avvicina ulteriormente i ragazzi di Antonio Conte al bis di quello scudetto vinto, inaspettatamente, un anno fa.

E’ stata una partita degna della Juve che ci siamo abituati a vedere negli ultimi due anni sotto la gestione dell’allenatore pugliese: grintosa, animalesca, ha divorato la preda laziale grazie alla doppietta firmata da quello straordinario calciatore che è Arturo Vidal. In verità, i bianconeri sono stati forse agevolati dalla situazione deficitaria in cui si trovava la Lazio, con Petkovic che ha dovuto letteralmente reinventarsi la difesa. Ma tant’è, i 3 punti sono arrivati, con buona pace del Napoli che, visto il pareggio di domenica in casa del Milan, vede aumentare il distacco dalla capolista ad 11 punti.

Quella della Juventus contro la Lazio è stata anche la partita delle risposte e delle puntualizzazioni. Come quelle date, tacendo, da Gigi Buffon a quel Beckenbauer che incautamente, due settimane fa, ebbe l’ardire di definirlo pensionato. In verità, l’estremo difensore aveva dato dimostrazione della sempiterna classe già nel match di ritorno contro il Bayern Monaco, ma lì le sue prodezze non erano state sufficienti a salvare il risultato. Qui è andata molto meglio, grazie anche alla differenza, ovviamente, del valore della squadra avversaria.

Altra risposta l’ha data Vucinic a chi lo ha accusato, nei giorni scorsi, di indolenza, discontinuità e mancanza di carattere. Contro i biancocelesti il montenegrino si è disimpegnato egregiamente, pur non andando in rete, e si è procurato il rigore poi trasformato da Vidal. L’ex attaccante della Roma si conferma uomo di maggior classe del parco attaccanti a disposizione di Conte. Se solo segnasse con una certa frequenza, saremmo qui a parlare di un fenomeno. E che dire di Pirlo? Dato per finito o sfinito, ha sfoderato una prestazione d’alta classe, pur avendo addosso due mastini come Ledesma ed Onazi, e fornito il solito repertorio di calcio spettacolo e geometrie di precisione goniometrica.

Risposta anche da parte di Antonio Conte, capace di motivare a dovere i suoi ragazzi: non era compito facilissimo dopo l’eliminazione dalla Champions League, ed il rischio di un crollo psicologico c’era tutto. Ma così non è stato, e di ciò va dato atto al tecnico bianconero, da qualcuno ingiustamente colpevolizzato dopo la delusione europea. Inoltre, la soluzione tattica con Marchisio - peraltro apparso in netta ripresa - in appoggio a Vucinic, e l’inserimento dunque di Pogba sulla linea mediana, fornisce una soluzione in più che potrà essere riproposta anche nella prossima stagione, ed ha inoltre avuto il merito di esaltare maggiormente le caratteristiche del numero 9 bianconero, più libero di muoversi su tutto il fronte d’attacco e di dialogare con i compagni di squadra pronti ad inserirsi da dietro.

Chi, nelle prossime settimane, dovrà dare risposte sarà la dirigenza. Marotta e Paratici dovranno essere abili e straordinari nel respingere gli assalti che, senza ombra di dubbio, verranno lanciati ai maggior club del continente ad Arturo Vidal e Paul Pogba. I due, anche contro la Lazio, sono stati tra i migliori in campo, ed hanno dimostrato di essere tra i più forti centrocampisti d’Europa. Sarà dura resistere alle offerte da capogiro che arriveranno per il centrocampista cileno, ed altrettanto arduo sarà evitare che il francesino cada nelle ricchissime grinfie di sirene ammalianti. Ma l’affermazione della Juventus in ambito europeo passa necessariamente dalla conferma di calciatori di simile livello, prima ancora che da qualsiasi tipo di rinforzo.

La Juventus c’è, c’è sempre stata: in Europa ha semplicemente ceduto il passa a quella che è forse la miglior formazione della Champions League. In Italia, invece, i bianconeri non hanno rivali. Ci siamo affannati, nel corso dei mesi, a cercare l’anti Juve della situazione: ruolo attribuito, di volta in volta, a Inter, Napoli, Milan e via dicendo. La realtà è che la Juventus, questa Juventus, è nettamente superiore alle avversarie: non è certo un demerito, ma piuttosto una situazione degna della massima lode, che sia chiaro.

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Il Pescara attende il Siena

Sabato sera all'Adriatico, il Pescara affronterà il Siena in uno dei due anticipi in programma.

Il tecnico del Pescara Cristian Bucchi, ha parlato del momento che attraversa la sua squadra: "Contro la Juve mi è piaciuto lo spirito. Ho visto molto coraggio a Torino, era proprio quello che cercavo dai miei ragazzi. Abbiamo il 5% di possibilità di salvarci. Il Palermo ha riaperto i giochi in due settimane, seguiamo questo esempio".

La squadra abruzzese, per continuare a sperare nella salvezza, deve assolutamente conquistare l'intera posta in palio.

Con 21 punti conquistati in 31 partite, il Pescara occupa l'ultima posizione della Serie A. Dopo il pareggio ottenuto sul campo del Palermo, la squadra di Bucchi è incappata in 7 sconfitte di fila. Sono 6 i punti che dividono il Pescara dalla zona salvezza.

Il Siena, occupa con 27 punti la quart'ultima posizione della classifica. I bianconeri, dopo la sconfitta interna subìta contro l'Atalanta, hanno conquistato quattro risultati utili di fila, una vittoria e 3 pareggi. Nell'ultima gara disputata in trasferta, la squadra di Beppe Iachini ha pareggiato contro il Genoa con il risultato di 2-2.

Lo scorso 18 novembre al Montepaschi Arena, il Siena ha battuto il Pescara per una rete a zero. Sul proprio campo, il Pescara ha conquistato 4 vittorie, un pareggio e rimediato 10 sconfitte.

Il Siena, nel campionato in corso ha vinto 2 delle 15 partite disputate in trasferta, nelle altre tredici occasioni, la squadra toscana ha conquistato 4 pareggi e subìto 9 sconfitte.

La vittoria casalinga del Pescara viene indicata a 3.60, il successo esterno del Siena è in lavagna a 2.10, a 3.25 è proposto il pareggio.

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Domani - Fiorentina di scena a Bergamo

Contro l'Atalanta fuori causa 10 giocatori tra infortuni e squalifiche: "Mai capitato prima ma sarà sfida importante per capire se possiamo ambire al massimo traguardo. I fatti del Franchi? Già puniti i colpevoli, ma critiche fuori luogo"

Attaccare per difendere e difendersi dagli attacchi. Strana vigilia per Vincenzo Montella che domani con la sua Fiorentina sfida l'Atalanta a Bergamo per cercare di proteggere il quarto posto (e magari tornare sulla scia del Milan terzo) e che allo stesso tempo si trova costretto a tornare sull'argomento clou della settimana, la polemica col club rossonero e con Galliani vittima delle intemperanze di parte della tribuna viola del Franchi durante il 2-2 di domenica scorsa.

Il tecnico napoletano ci tiene a non perdere la concentrazione, sarebbe un peccato rovinare quanto di buono mostrato finora in campionato. Sarà difficile però farlo senza l'esercito di infortunati, mannaia per il sogno Champions viola. Out Pasqual, Toni, Mati Fernandez, Savic, Jovetic, Hegazi, Wolski, Camporese ed ovviamente Rossi (oltre allo squalificato Tomovic): "Da quando alleno non mi sono mai trovato così in emergenza, ma niente alibi, domani dovremmo mettere in campo tutte le nostre armi, non solo tecniche ma anche e soprattutto di temperamento. È una partita difficile, troppo importante per il nostro campionato servirà capire che possiamo competere per il nostro massimo traguardo o per il quasi massimo".

Inevitabile però tornare ai fatti del Franchi: "In questa settimana non è successo nulla di nuovo e di diverso rispetto agli ultimi anni, certo che si è esasperata moltissimo la situazione che ci ha riguardato, si è tirato in ballo una città, una tifoseria, una società che nella storia recente hanno dimostrato di essere in prima linea riguardo al fair play. Ho trovato fuori luogo tutte queste critiche a Firenze è stato punito chi doveva essere punito, per un atto di maleducazione non giustificato, ma di sicuro non premeditato. Sia nelle curve che nei settori di tribuna i tifosi viola finora si sono sempre comportati bene, per questo dico che si è esagerato, il fatto è che tutto questo fa parte di un modo di fare generale. Galliani ha detto che tornerà a Firenze ma con una scorta maggiore? L'importante è che la paghi lui", ha concluso col sorriso il tecnico viola.

La vittoria della Fiorentina a Bergamo viene proposta a 2.25, il successo casalingo dell'Atalanta è in lavagna a 3.25, a 3.25 è quotato il pareggio.

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Strama: "C'è rabbia, voglia di vincere"

Il tecnico dell'Inter esprime lo stato d'animo con cui la squadra affronta l'Atalanta nel posticipo della 31.a giornata: "Sarà una partita chiave, ma vogliamo fare risultato davanti ai nostri tifosi".

La diagnosi eseguita su Palacio genera un lungo stop. Considerando che manca poco più di un mese alla fine del campionato per noi è certamente un brutto colpo": lo ha detto l'allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni riguardo all'infortunio di Rodrigo Palacio che ha riportato una lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro. Stramaccioni chiarisce la situazione di Palacio che non sarà sottoposto a ulteriori consulti medici e non rientrerà a breve. "C'è una nostra comunicazione ufficiale a fronte della quale non si può dire che il giocatore rientra con la Roma. E' inutile creare illusioni. C'è una lesione di secondo grado, è grave, non voglio indicare i tempi perchè altrimenti - spiega l'allenatore rivolto ai giornalisti - ci fate il titolo ma l'interpretazione data dai giornali è sbagliata.

Sulla partita contro l'Atalanta: "Abbiamo rabbia e voglia di fare risultato davanti ai nostri tifosi". Stramaccioni esprime con queste parole i sentimenti con cui l'Inter affronta l'Atalanta senza Palacio e senza Milito. "C'è tanta voglia di mettere in campo questa rabbia. Ci siamo allenati bene, con l'Atalanta - dice - sarà una partita chiave. I ragazzi sono carichi, non ho visto nessuna perdita di fiducia anzi, domani è importantissimo il risultato. I tifosi capiscono il momento e ci stanno vicino. Visti anche gli scontri diretti, se dovessimo battere l'Atalanta i giochi sono aperti e io ho fiducia".

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Balotelli, sigaretta in bagno sul treno

Stavolta nessuno sale sulle cappelliere, ma l'attaccante movimenta il viaggio: il capo treno becca Mario a fumare e si lamenta con Galliani che si affida al francese.

Se mai avessero ancora avuto una mezza idea di rifarlo, ci ha pensato direttamente il preside a dissuaderli. Adriano Galliani si presenta nella carrozza numero due con il cappello rosso appena donato dal capotreno calzato sulla testa (a dire il vero gli sta anche abbastanza bene) e si guarda intorno sforzandosi di restare serio.

Cappelliere sgombre, solo qualche trolley, nessun giocatore appollaiato a dormire sul Frecciarossa 9549 diretto a Firenze. El Shaarawy regolarmente seduto davanti ad Antonini, nel salottino successivo Balotelli e Niang. Silenziosi e composti. Solo che il capotreno Galliani non è che venga preso molto sul serio: Niang gli si avvicina da dietro e gli piazza le cuffione dell’iPod sulla testa. Effetto comico assicurato, anche perché l’a.d. rossonero sta al gioco volentieri. "Meglio fare queste cose piuttosto che montare sulle cappelliere", dice fra le risate di tutta la carrozza. "Preferisco il treno all’aereo, fa più gita scolastica".

Effettivamente l’impressione è quella. L’umore è alto ma questo non significa che la squadra non sia concentrata. "Questo cappello mi piace perché è rosso e nero", sorride Galliani, che poi lo consegna ufficialmente a Niang. Se lo mette in testa anche lui, ma rispetto all’a.d. non è minimamente credibile. M’Baye è una sorta di luogotenente, e di lì a poco dovrà farsi ambasciatore del suo amministratore delegato perché arriva il capotreno quello vero che fa a Galliani: "Mi sa che bisogna tirare le orecchie a Balotelli. Ha fumato in bagno". Ahia, questa è un’altra cosa che in treno non si può fare. Non ci sono i rilevatori di fumo come in aereo, ma bastano gli occhi di un controllore. Galliani si fa serio per un attimo: "Vuol dire che lo multeremo". Comunque la balotellata è di lieve entità, e così il buonumore torna subito: "Niang, tu che sei un bravo figliolo, vai a dire al tuo amico Mario che sta per beccarsi una multa". Poi telefona a Raiola: "Mino guarda che il tuo ragazzo stava fumando nella toilette del treno". Sorride: "Io e Mino lo marchiamo stretto, strettissimo...".

Più o meno come hanno fatto un centinaio di tifosi e curiosi quando Mario si è presentato in stazione Centrale a Milano intorno alle cinque di ieri pomeriggio col resto della squadra. Foto ricordo e richieste di autografi grossomodo per tutti, ma quando è arrivato lui - divisa sociale senza giacca, cappellino da baseball nero borchiato e solite supercuffie rosso fuoco - la stazione si è praticamente paralizzata per un paio di minuti. Nel salire la scalinata che porta ai binari ha avuto bisogno di un cordone di quattro persone, fra bodyguard del Milan e agenti di polizia, per essere "protetto" dall’assalto dei tifosi. La star della stazione. "Dai Mario, faccene due a Firenze", è stato l’invito più gettonato. Anche Boateng si è presentato con un cappellino da baseball nero, ma nel suo caso nascondeva sotto una sorpresa: Prince ha deciso di farsi biondo platino. Chiarissimo sui lati, dove è rasato, mentre la cresta è più giallognola. Una novità che risale a ieri, quando il Boa si è presentato così a Milanello per la rifinitura. Dopo le creste anche le tinte (ci aveva già provato Muntari, ma era durata poco): Berlusconi dovrà mettersi il cuore in pace.

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Il derby può attendere per la Lazio

Questa sera la Lazio sarà di scena ad Istanbul, dove in una gara valida per l'andata dei quarti di finale di Europa League, affronterà il Fenerbahçe.

L’appetito vien mangiando…Da quando esiste la UEFA Europa League, nessuna squadra italiana aveva mai raggiunto i quarti di finale. La S.S. Lazio però non vuole fermarsi sul più bello, alla finale dell’Amsterdam Arena mancano “solo” quattro partite e i Biancocelesti, imbattuti nella manifestazione, hanno dimostrato di potersela giocare con chiunque: al derby contro l’AS Roma si penserà da venerdì, nei pensieri di Vladimir Petković e dei giocatori c’è solo il Fenerbahçe SK .

“Si tratta di un avversario molto valido, conosciuto a livello europeo, con questo campo e con il loro pubblico hanno un piccolo vantaggio”, spiega il tecnico bosniaco nella conferenza stampa pre-gara, “Dobbiamo sfruttare le nostre caratteristiche fisiche e mentali per affrontare e superare questo avversario. Al derby penserò da venerdì, ogni partita è più importante della precedente e questo è un messaggio che continuo a trasmettere alla squadra”.

I dubbi della vigilia sembrano essere in difesa e a centrocampo: Giuseppe Biava, Michaël Ciani e Lorik Cana sono in lizza per due maglie, come Cristian Ledesma, Ogenyi Onazi e Hernanes. Petković, non una novità, preferisce non sbottonarsi. "Tutti i convocati stanno bene e possono giocare, chi entra in campo sarà il migliore che ho a disposizione", spiega a proposito delle condizioni di Biava. Quanto al Profeta, indica invece il tecnico, “non ha bisogno di riposare, si deve sfruttare ogni partita per dimostrare e dare tutto per la squadra”.

Il terminale offensivo sarà Libor Kozák, capocannoniere della UEFA Europa League, anche se Miroslav Klose è stato convocato e si deciderà giovedì “se utilizzarlo dall'inizio o aspettare nel corso della partita”.

Oltre al valore della squadra turca, a preoccupare la Lazio c’è soprattutto il fattore “Şükrü Şaracoğlu”, una specie di fortino per la squadra guidata da Aykut Kocaman. “I giocatori sanno cosa succede qui, i vari rituali, sarà un ambiente caldo e dovremmo essere bravi”, sottolinea Petković, “In tutti questi anni il Fenerbahçe è cresciuto, ci ho giocato quando allenavo lo [BSC] Young Boys. Ora arrivo qui con una squadra più blasonata e di valore, cercheremo di metterli in difficoltà”.

Lorik Cana, in rampa di lancio per una maglia da titolare in difesa, conosce molto bene la Super League turca avendo indossato - nel 2010/2011 - la maglia del Galatasaray, prima di approdare alla Lazio nell’ambito della trattativa in cui il portiere uruguaiano Fernando Muslera fece il percorso inverso. “Conosco come il mister il calcio turco”, osserva l’albanese, “ci aspetta una squadra di valore e che inizierà la partita a cento all'ora. Spetta a noi reagire subito ed entrare in partita”.

Con il “Gala” ha affrontato il Fenerbahçe in una sfida infuocata, lunedì se la vedrà con la Roma: per Cana saranno quattro giorni all’insegna di un doppio derby. “Sarà una partita particolare perchè ho giocato con il Galatasaray e sono anche un tifoso”, conclude, “ma sono un professionista e penserò soltanto al campo. Certo, conosco bene l'ambiente e mi fa piacere poter aiutare gli altri ad ambientarsi”.

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Il Benfica affronta il Newcastle

Questa sera, il Benfica affronterà davanti ai propri tifosi il Newcastle in una gara valida per l'andata dei quarti di finale di Europa League.

Sulla carta, una sfida dei quarti di finale di UEFA Europa League a Lisbona tra la capolista del campionato portoghese e una squadra in difficoltà in Premier League non dovrebbe avere storia, ma il tecnico dell'SL Benfica Jorge Jesus non sottovaluta il Newcastle United FC.

Imbattuto in campionato da un anno meno sei giorni, il Benfica ha perso una sola volta in casa in questa stagione, nella fase a gironi di UEFA Champions League contro l'FC Barcelona, un dato che riassume alla perfezione la difficoltà dell'impegno che attende i Magpies. Jesus, tuttavia, ha dichiarato: "Sarà una partita dura. Le squadre che sono arrivate fino qui sono tutte forti e molte volte il rendimento in campionato non è similie a quello in Europa".

"Il fatto che il Newcastle sia 15esimo in Premier League non conta - ha aggiunto l'allenatore delle Aquile - .I nostri avversari hanno giocato 12 gare di UEFA Europa League e hanno perso una sola volta. Sarà un confronto equilibrato e la gara di andata non sarà decisiva".

Jesus si aspetta che gli inglesi "manterranno il loro stile di gioco, puntando sul contropiede" ed esprime cautela sul futuro del Benfica, impegnato su tre fronti. "Lottare per tre obiettivi ti espone a dei rischi - spiega -. Le gare diventano sempre più intense e gli infortuni aumentano. Ma la nostra situazione è questa, siamo primi in campionato, in semifinale di Coppa di Portogallo e nei quarti di Europa League, perciò dovremo rischiare".

Il tecnico del Newcastle Alan Pardew, pur consapevole che la sfida dell'Estádio do Sport Lisboa e Benfica sarà in salita, resta convinto che la sua squadra possa ottenere un risultato a sorpresa se saprà gestire bene il possesso del pallone. "Sarà importante fare possesso palla ed entrambe le squadre sono brave in questo - ha spiegato -. Il Benfica ha molte soluzioni offensive e spinge molto sugli esterni con il supporto dei terzini. Fermarli non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Il fatto che ci sia un'altra partita da giocare in Inghilterra gioca a nostro favore".

Pardew sa bene che con il suo pubblico alle spalle il Newcastle potrebbe rendere oltre i propri limiti e punta a giocarsi tutto nella sfida di ritorno: "A St James' Park possiamo battere chiunque. Per noi sarà un test arduo, perché il Benfica è una squadra molto forte. Abbiamo subito pochi gol finora, ma sarà importante segnare per restare in corsa".

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Chelsea, Benítez pensa solo al Rubin

Chelsea e Rubin Kazan, si affrontano questa sera allo Stamford Bridge nell'andata dei quarti di finale di Europa League.

Il fitto calendario del Chelsea FC farebbe preoccupare qualsiasi allenatore, ma alla vigilia dei quarti di UEFA Europa League contro l’FC Rubin Kazan, Rafael Benítez sembra a suo agio.

Quella di giovedì sarà la terza di otto partite in 23 giorni per i Blues, che hanno iniziato la serie battendo il Manchester United FC 1-0 nei quarti di finale di FA Cup lunedì. "Ci concentriamo solo su una partita alla volta – ha detto Benítez -. Ho scelto una squadra che può vincere questa partita e i giocatori devono solo farsi trovare pronti per questa. Per ora stiamo facendo bene”.

Nonostante i tanti impegni, Benítez ha studiato bene gli avversari di giovedì. "Il Rubin Kazan è una buona squadra, molto organizzata. Sanno sempre cosa fare, come hanno fatto vedere contro Atlético Madrid e Levante. Ho avvisato i miei giocatori che potevano pensarla come una partita facile. 'Nessuna chance' – sarà dura”.

Lo spagnolo conosce bene la pericolosità del contropiede russo. Per di più il Chelsea sarà senza gli infortunati Ashley Cole e Gary Cahill. Benítez non cerca però scuse. Il successo ottenuto con il Valencia nel 2003/04, quando la sua squadra vinse Coppa UEFA e Liga, serve da ispirazione.

"Quando vincemmo la Coppa UEFA e il campionato con il Valencia, andammo fino in fondo in entrambe le competizioni. Non vedo perché non debba essere possibile. Vincere due tornei si può, perché non dovremmo pensare di poter vincere tutte le partite? In un club al top è questo il modo di pensare".

Il Rubin ha perso 1-0 sul campo del Tottenham Hotspur FC nella scorsa edizione della UEFA Europa League, ma Kurban Berdyev è convinto che la squadra sia cresciuta molto rispetto a 18 mesi fa. "Siamo migliorati - ha assicurato il tecnico -. Abbiamo più esperienza a questi livelli".

Il club russo è imbattuto da cinque gare nel torneo e ha eliminato il Club Atlético de Madrid campione in carica e il Levante UD nella fase ad eliminazione diretta, anche se Berdyev ammette che il Chelsea è una squadra di livello ancora superiore. "Ho buone sensazioni - ha spiegato -. Il Rubin non affronta spesso squadre così prestigiose e non vedo l'ora che la partita cominci.

"Sono stato qui già in passato, come ospite del Signor Abramovich, e ricordo che pensai che un giorno sarei tornato con la squadra al seguito. Questa sfida entrerà nella storia del Rubin, partire sfavoriti non ci preoccupa perché ci siamo abituati".

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Malaga-Borussia. Klopp prudente: "Può succedere di tutto"

Stasera a La Rosaleda l'andata dei quarti tra spagnoli e tedeschi. Il tecnico del Dortmund cauto: "Una sconfitta ci potrebbe stare, a questo punto della competizione può succedere di tutto". Pellegrini lancia la sfida: "Nessuno avrebbe puntato su di noi all'inizio"

Da un lato c'è una squadra che è partita dai playoff il 22 agosto, in sordina, dall'altra c'è l'unico team - con la Juve fino agli ottavi - ancora imbattuto in Champions. Il Malaga di Manuel Pellegrini e il Borussia Dortmund di Jürgen Klopp si affrontano stasera alle 20.45 a La Rosaleda per l'andata dei quarti di Champions League, nella notte in cui tutti gli occhi saranno presumibilmente puntati sul più nobile Real di Mourinho contro il Galatasaray, eppure questa partita mette in campo spunti e piedi interessanti .

QUI MALAGA: Gli spagnoli hanno iniziato la loro avventura in estate, con i playoff contro il Panathinaikos, poi si sono divorati il girone del Milan con tre vittorie e tre pareggi, davanti proprio ai rossoneri di Allegri. L'ultimo atto la doppia sfida negli ottavi col Porto, eliminato. Adesso Pellegrini prova a vivere il sogno, già felice dei risultati raccolti finora: "Credo che il presidente possa essere soddisfatto del nostro rendimento in questa stagione. Se domani sarà qui, non lo so. Ovviamente, c'è molto entusiasmo per ciò che stiamo facendo nella Liga e in Champions League. Nessuno avrebbe puntato su di noi all'inizio, eppure i giocatori hanno risposto bene. Abbiamo eliminato il Porto, che per noi rappresentava un grosso ostacolo e ci siamo guadagnati sul campo i nostri meriti. Si affronteranno due squadre che amano controllare il gioco e sono felice che il Dortmund sia una squadra creativa come noi. I tifosi assisteranno a una grande gara. Proveremo ad annullare i loro punti di forza sfruttando i nostri allo stesso tempo. Il calcio è imprevedibile e non si sa mai con esattezza che cosa accadrà sul campo. Quel che so è che ci servirà un buon risultato per affrontare con fiducia la gara di ritorno. Il Dortmund è una grande squadra e può contare su cinque titolari della nazionale tedesca. Il loro potenziale è enorme e sono molto creativi a centrocampo, ma a mio parere l'attacco è il loro punto di forza principale". Assenti Lucas Piazon, Onyewu, Eliseu, infortunato, Seba e Pedro Morales.

QUI BORUSSIA: La squadra di Klopp, piena zeppa di gioventù e talenti, ha chiuso il girone con 4 vittorie e 2 pareggi, poi si è sbarazzata dello Shakhtar negli ottavi. Il tecnico dei tedeschi non esclude colpi di scena: "È la prima volta che affrontiamo il Malaga. Abbiamo analizzato diverse gare dei nostri avversari: stanno giocando bene e sono forti sia in attacco che in difesa. Sarà un incontro aperto, è una grande opportunità per noi e siamo felici di sfidare il Malaga. Finora siamo andati bene, ma una sconfitta contro gli spagnoli ci potrebbe stare, a questo punto della competizione tutto è possibile". Klopp si sofferma poi su due giocatori in particolare: "Non si direbbe che Isco e Götze siano così giovani, sono due giocatori tremendi. Tante squadre sono già state eliminate, ma il Malaga è ancora in corsa: sono certo che quella di mercoledì sera sarà una partita tra le più belle di tutta la competizione, per noi la più importante della stagione. Vogliamo raggiungere le semifinali, vediamo un po' quello che succede". Schmelzer giocherà con una maschera speciale per via dell'infortunio al naso in Bundesliga, Blaszczykowski è reduce da un fastidio all'inguine.

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"Di Canio fascista", lascia dirigente laburista

Terremoto in Inghilterra dopo l'annuncio dato dal Sunderland che ha assunto Paolo Di Canio come nuovo tecnico. La stampa e i tifosi non gradiscono la scelta per via delle ideologie politiche dell'italiano, mentre il dirigente laburista David Miliband (direttore non esecutivo del club) si dimette per il medesimo motivo.

E’ già polemica in Inghilterra. Paolo Di Canio non è stato ancora presentato come nuovo tecnico del Sunderland (arriva al posto dell’esonerato O’Neill), ma il suo passato burrascoso ha già creato i primi scossoni nel club.

I tifosi hanno addirittura creato un gruppo Facebook dal nome abbastanza eloquente (“Sunderlan contro i fascisti”), mentre su Wikipedia un hacker si è divertito a modificare la pagina del tecnico italiano paragonandolo con tanto di foto ad Adolf Hitler.

Terremoto anche all’interno dello stesso club, dove David Miliband (direttore non esecutivo) ed ex Ministro degli Esteri, oggi all’interno del consiglio d’amministrazione dei ‘Black Cats), si è dimesso. Il motivo? Semplice. Colpa delle dichiarazioni passate di Di Canio che nel 2005 all’Ansa quando, per giustificare i suoi continui saluti romani alla curva della Lazio, si giustificò così: “Non sono razzista, sono fascista”. Miliband ha così deciso di lasciare, e potrebbe non essere l’unico. “Auguro al Sunderland AFC un futuro di successi. E' una grande istituzione che ha fatto tanto per il Nord Est e faccio tanti auguri alla squadra per le prossime sette, vitali, partite. Tuttavia, alla luce delle dichiarazioni politiche fatte in passato dal nuovo manager, penso che sia giusto lasciare”, le sue parole.

Discorso analogo per la stampa britannica, che ha accolto con stupore la scelta di Di Canio. "Di Canio sul serio?", o “Sunderland shock, e non è il Pesce d'Aprile", alcuni titoli dei quotidiani inglesi.

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Il Bayern: “Juve tra le migliori al mondo”

Conferenza stampa a tre per il club tedesco: hanno risposto ai giornalisti l'allenatore Heynckes, oltre all'attaccante Müller e al centrocampista Koos. Grande rispetto nei confronti della Juventus. “Attenzione - avverte soprattutto Heynckes - loro hanno grandi giocatori e sono bene organizzati. Il loro centrocampo, poi, con Pirlo, Vidal e Marchisio, è tra i migliori d’Europa”

Rispetto ma nessuna paura. Il Bayern Monaco sta dominando la Bundesliga e sabato solo la vittoria del Borussia Dortmund a Stoccarda ha fatto slittare la festa per il titolo. Ma i bavaresi, che alla vigilia di Pasqua hanno travolto 9-2 l'Amburgo, sanno che in Champions è tutta un'altra storia e che la Juventus è uno degli avversari peggiori che l'urna di Nyon potesse riservare. "Da un certo punto di vista, è una squadra tipicamente italiana - l'analisi in conferenza stampa di Jupp Heynckes - ma dall'altro ha un'organizzazione offensiva molto particolare, con i centrocampisti che si inseriscono molto. Nelle ultime due settimane sono andato a seguire la Juve, soprattutto quando ha giocato di sera, perché voglio essere informato alla perfezione sulla forma dei giocatori che dobbiamo incontrare e sulle loro prestazioni".

Il tecnico del Bayern, insomma, ha studiato. "Noi stiamo disputando una stagione incredibile, tutti si impegnano al massimo, abbiamo una rosa incredibile e nell'arco della stagione siamo riusciti a migliorare in tanti aspetti - continua - La Juve è un avversario molto speciale, ha grandi giocatori che puntano sempre a vincere, con uno spirito molto combattivo e che molto spesso riescono a sovrastare il proprio avversario. E' una squadra strutturata molto bene, non ho mai visto una formazione italiana così ben organizzata, così imprevedibile a livello offensivo". E Heynckes sa che il punto di forza è il centrocampo. "Pirlo, Vidal e Marchisio sono dei grandi campioni, Pirlo è un genio. Prima che arrivasse lui, la Juve ha fatto due settimi posti, con lui ha vinto un campionato e ne sta vincendo un altro".

"E' l'architetto di questa squadra ma sono tutti grandissimi giocatori, tutti titolari o quasi nelle loro nazionali, è incredibile leggere i nomi della rosa della Juventus. Ma - avverte Heynckes - anche noi abbiamo giocatori del livello e della qualità di Pirlo". "La Juventus è una squadra molto complicata da affrontare - sono invece le parole di Patrick Muller - contro le squadre italiane non ho bellissimi ricordi, sia al Bayern che in nazionale, ma non succederà quello che è accaduto contro l'Inter, ci sono molte facce nuove rispetto al 2010 e siamo più preparati ed esperti".

Müller, che a chi gli ricorda la recente semifinale di Euro2012 tra Italia e Germania replica con le vittorie del Bayern su Fiorentina e Napoli nelle ultime edizioni della Champions, ammette che "le squadre italiane giocano un calcio organizzato e intelligente, forse negli ultimi anni ci è mancata l'esperienza necessaria, soprattutto in nazionale dove siamo molto giovani, ma non abbiamo pressioni o complessi d'inferiorità, i duelli Italia-Germania, Juve-Bayern sono molto affascinanti". I bavaresi sono reduci dall'abbuffata in Bundesliga ma "tutti sanno che quel 9-2 è figlio di una situazione particolare, l'Amburgo non è in un buon momento e noi siamo in forma, ma restiamo molto concentrati per questa partita. E' sempre un piacere affrontare la Juventus, una delle migliori squadre del mondo. Hanno un'ottima difesa, ma noi siamo tranquilli, sicuri della nostra forza e scenderemo in campo per dare il massimo. Abbiamo delle qualità, non dobbiamo avere paura di nessuno".

Non dà peso ai precedenti con le italiane anche Toni Kroos per quanto "sarà sicuramente molto difficile giocare contro la Juve domani, è una squadra molto forte con tantissimi grandi campioni. Sarà una partita molto complicata ma siamo contenti di poter giocare una partita del genere, per arrvare fino in fondo in Champions devi affrontare i migliori e noi siamo pronti per affrontare una sfida del genere. Speriamo di segnare più gol possibili e non subirne, poi vedremo come andrà al ritorno". Per quanto riguarda Pirlo, "è uno dei fari, un punto di riferimento per tutti i centrocampisti ed è fondamentale per il gioco della Juventus. Ma sarà importante anche fare attenzione agli inserimenti degli altri centrocampisti". E poi anche il Bayern ha le sue armi. "Quest'anno facciamo girare molto la palla, abbiamo un attacco veloce e organizzato, pronto a gestire tutte le situazioni", avverte Kroos.

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Mano leggera con Cambiasso: solo un turno di stop

Il Giudice sportivo punisce con una giornata di stop l'argentino, reo di aver steso Giovinco nel finale di Inter-Juventus. Il numero 19 dell'Inter, dopo il rosso, era stato accompagnato fuori dal campo da Antonio Conte, e poi era andato negli spogliatoi a chiedere scusa all'attaccante della Juventus

"Il caso" del weekend della Serie a si conclude con una pena ridotta: Esteban Cambiasso, che aveva steso con un calcione Sebastian Giovinco nel finale di partita tra Inter e Juventus, se la cava con una sola giornata di squalifica.

Il fatto aveva fatto gridare allo scandalo soprattutto per la pericolosità dell'intervento dell'argentino: le prime immagini, molto cruente, facevano pensare a un infortunio più grave per il piccolo giocatore della Juventus, che invece ha riportato solo una forte contusione.

In molti chiedevano uno stop di addirittura 4-5 giornate, ma evidentemente sulla decisione del Giudice sportivo ha influito positivamente la condotta tenuta da Cambiasso durante tutta la sua carriera e le pronte scuse presentate allo stesso Giovinco, subito dopo aver commesso il fallo su di lui. L'argentino salterà dunque il match di mercoledì con la Sampdoria, "per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco", recita il comunicato della Lega.

Punita anche l'Inter, con un'ammenda di 20.000 euro "per avere suoi sostenitori, al 45° del primo tempo, indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria un coro costituente espressione di discriminazione razziale; recidiva; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere a) e b) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".

Non sfugge al Giudice nemmeno Ivan Ramiro Cordoba, team manager nerazzurro, che viene punito con un'ammonizione con diffida e una multa di 5.000 euro "per avere, al 15° del secondo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale, uscendo dall'area tecnica; con recidiva".

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