marți, 16 aprilie 2013

Lazio-Juventus 0-2

Arturo-VidalLa Juventus c’è, c’è sempre stata: in Europa ha semplicemente ceduto il passa a quella che è forse la miglior formazione della Champions League.


E’ una vittoria probabilmente cruciale per i destini tricolore della Juventus, quella ottenuta ieri sera allo Stadio Olimpico contro la Lazio. Un successo che avvicina ulteriormente i ragazzi di Antonio Conte al bis di quello scudetto vinto, inaspettatamente, un anno fa.


E’ stata una partita degna della Juve che ci siamo abituati a vedere negli ultimi due anni sotto la gestione dell’allenatore pugliese: grintosa, animalesca, ha divorato la preda laziale grazie alla doppietta firmata da quello straordinario calciatore che è Arturo Vidal. In verità, i bianconeri sono stati forse agevolati dalla situazione deficitaria in cui si trovava la Lazio, con Petkovic che ha dovuto letteralmente reinventarsi la difesa. Ma tant’è, i 3 punti sono arrivati, con buona pace del Napoli che, visto il pareggio di domenica in casa del Milan, vede aumentare il distacco dalla capolista ad 11 punti.


Quella della Juventus contro la Lazio è stata anche la partita delle risposte e delle puntualizzazioni. Come quelle date, tacendo, da Gigi Buffon a quel Beckenbauer che incautamente, due settimane fa, ebbe l’ardire di definirlo pensionato. In verità, l’estremo difensore aveva dato dimostrazione della sempiterna classe già nel match di ritorno contro il Bayern Monaco, ma lì le sue prodezze non erano state sufficienti a salvare il risultato. Qui è andata molto meglio, grazie anche alla differenza, ovviamente, del valore della squadra avversaria.


Altra risposta l’ha data Vucinic a chi lo ha accusato, nei giorni scorsi, di indolenza, discontinuità e mancanza di carattere. Contro i biancocelesti il montenegrino si è disimpegnato egregiamente, pur non andando in rete, e si è procurato il rigore poi trasformato da Vidal. L’ex attaccante della Roma si conferma uomo di maggior classe del parco attaccanti a disposizione di Conte. Se solo segnasse con una certa frequenza, saremmo qui a parlare di un fenomeno. E che dire di Pirlo? Dato per finito o sfinito, ha sfoderato una prestazione d’alta classe, pur avendo addosso due mastini come Ledesma ed Onazi, e fornito il solito repertorio di calcio spettacolo e geometrie di precisione goniometrica.


Risposta anche da parte di Antonio Conte, capace di motivare a dovere i suoi ragazzi: non era compito facilissimo dopo l’eliminazione dalla Champions League, ed il rischio di un crollo psicologico c’era tutto. Ma così non è stato, e di ciò va dato atto al tecnico bianconero, da qualcuno ingiustamente colpevolizzato dopo la delusione europea. Inoltre, la soluzione tattica con Marchisio - peraltro apparso in netta ripresa - in appoggio a Vucinic, e l’inserimento dunque di Pogba sulla linea mediana, fornisce una soluzione in più che potrà essere riproposta anche nella prossima stagione, ed ha inoltre avuto il merito di esaltare maggiormente le caratteristiche del numero 9 bianconero, più libero di muoversi su tutto il fronte d’attacco e di dialogare con i compagni di squadra pronti ad inserirsi da dietro.


Chi, nelle prossime settimane, dovrà dare risposte sarà la dirigenza. Marotta e Paratici dovranno essere abili e straordinari nel respingere gli assalti che, senza ombra di dubbio, verranno lanciati ai maggior club del continente ad Arturo Vidal e Paul Pogba. I due, anche contro la Lazio, sono stati tra i migliori in campo, ed hanno dimostrato di essere tra i più forti centrocampisti d’Europa. Sarà dura resistere alle offerte da capogiro che arriveranno per il centrocampista cileno, ed altrettanto arduo sarà evitare che il francesino cada nelle ricchissime grinfie di sirene ammalianti. Ma l’affermazione della Juventus in ambito europeo passa necessariamente dalla conferma di calciatori di simile livello, prima ancora che da qualsiasi tipo di rinforzo.


La Juventus c’è, c’è sempre stata: in Europa ha semplicemente ceduto il passa a quella che è forse la miglior formazione della Champions League. In Italia, invece, i bianconeri non hanno rivali. Ci siamo affannati, nel corso dei mesi, a cercare l’anti Juve della situazione: ruolo attribuito, di volta in volta, a Inter, Napoli, Milan e via dicendo. La realtà è che la Juventus, questa Juventus, è nettamente superiore alle avversarie: non è certo un demerito, ma piuttosto una situazione degna della massima lode, che sia chiaro.






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