Tutto è pronto per l’inizio della Liga 2014-15, un campionato nel quale il campione in carica non può dirsi il favorito per la vittoria finale a causa delle molte cessioni maturate in estate.
Corsa a due con un terzo incomodo. Nonostante il titolo vinto a sorpresa lo scorso campionato, interrompendo un duopolio che durava da nove stagioni, l'Atletico Madrid di Diego Simeone non può considerarsi la squadra da battere per quanto, c'è da starne certi, darà filo da torcere a Real e Barcellona fino all'ultimo. Dell'armata biancorossa che ha trionfato al Camp Nou e sfiorato fino ai minuti di recupero il sogno Champions League, infatti, è rimasto poco.
Il Chelsea di Mourinho ha fatto razzia dei pezzi pregiati della rosa del Cholo, portando a Londra Courtois, Filipe Luis e Diego Costa. Hanno fatto le valigie anche Villa, Adrian e Diego e anche il futuro di Tiago è incerto. Simeone è riuscito a trattenere, almeno per ora, i vari Godin, Miranda, Koke e Turan e alla società va riconosciuto il merito di aver investito, e bene, i soldi incassati dalle varie cessioni: Mandzukic e Griezmann sono i fiori all'occhiello della campagna acquisti, senza dimenticare i vari Oblak, Siqueira, Gamez e Ansaldi oltre alla scommessa Raul Jimenez. Ma davanti a una rivoluzione del genere, ci vuole tempo per ricostruire per quanto Simeone abbia ormai dimostrato ampiamente di essere uno dei migliori allenatori in circolazione. Un compito simile attende Luis Enrique, l'uomo dal quale il Barcellona ha deciso di ripartire. Dopo una stagione senza vittorie, i blaugrana hanno scelto l'ex tecnico della squadra B, reduce dalla positiva esperienza al Celta, per cominciare un nuovo ciclo.
Puyol ha smesso, sono andati via Valdes, Sanchez e Fabregas e presto potrebbe partire anche Dani Alves ma in compenso ecco Rakitic, Ter Stegen, Mathieu, Vermaelen, Bravo e, soprattutto, Luis Suarez. L'attaccante uruguaiano deve finire di scontare la squalifica per il morso a Chiellini ma da fine ottobre sarà abile e arruolabile e un tridente Neymar-Messi-Suarez è destinato a diventare l'incubo delle difese di tutto il mondo. Ma, come detto, il Barcellona - che insegue ancora Cuadrado - è una macchina in rodaggio come l'Atletico e di questo potrebbe approfittarne il Real. Il precampionato dei blancos è stato deludente ma, vedi la finale di Supercoppa Europea dominata sul Siviglia, quando le gare valgono qualcosa la storia cambia.
Florentino Perez ha condotto l'ennesima campagna acquisti 'galactica' portando al Bernabeu James Rodriguez, Kroos e Navas, con Carlo Ancelotti che ha solo l'imbarazzo della scelta. L'aver conquistato la tanto agognata Decima potrebbe poi rappresentare un vantaggio psicologico fondamentale a livello di pressioni e visto che difficilmente i vari Ronaldo, Bale e Benzema si sentiranno 'sazi', il Real parte di diritto come vero favorito di questa Liga, a patto che i big che rimarranno in panchina (Di Maria e Khedira su tutti, a meno di cessioni) non comincino a mugugnare. Dietro Real, Atletico e Barcellona, infine, poca roba. Le squadre che lo scorso anno sono finite dietro le magnifiche tre hanno perso tutte i loro giocatori migliori: l'Athletic Bilbao ha rinunciato a Herrera, il Siviglia a Rakitic e la Real Sociedad a Griezmann.
Il Villarreal, in questo senso, ha 'limitato' i danni e potrebbe approfittarne, occhio anche al Valencia che, forte dell'arrivo del magnate di Singapore Peter Lim, ha alzato la qualità dell'organico e potrebbe piazzare qualche altro colpo da qui alla fine del mercato.
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