ll tecnico della Roma e la gestione del suo asso: priorità all'Europa e alle avversarie che contano. A partire da subito: Empoli no, Cska sì.
Mettetevi nei panni di Francesco Totti e provate a decidere cosa regali più brividi, se l’idea di diventare l’unico calciatore della Roma a vincere due scudetti o la pazza idea di divertirsi in Champions a 38 anni.
Totti sceglie per non scegliere. Si gestisce — e sarà gestito da Rudi Garcia — proprio per godersi tutte e due i fronti, la destra e la sinistra, la Serie A e l’Europa, l’avversario Juventus e pure il Bayern Monaco.
L’idea è già chiara e sarà messa in pratica subito. Empoli sabato, Cska Mosca mercoledì 17: difficile immaginare Totti in campo dall’inizio sia per l’una sia per l’altra partita. Il piano è questo: panchina in campionato, titolare in Champions. Quella Champions che Totti definisce "il vero sogno, anche se ormai i tempi sono stretti...". Garcia non vuole rinunciare all’idea di schierare un Totti che sia sempre il più possibile vicino al top della condizione. Totti per gustarsi la Champions — e magari arrivare fresco in primavera per la lotta scudetto — è pure disposto a rinunciare a qualche gol in campionato, specie nei match lontano dal giardino di casa dell’Olimpico. A 38 anni una panchina in più può allungare la vita, oltre che la stagione della Roma.
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