Il tecnico dell'Udinese è pronto ad affrontare la Juventus in campionato e nel frattempo ricorda le sue esperienze contro la squadra torinese: fu lui a interrompere l'imbattibilità della squadra di Conte.
Tanto rispetto e realismo ma guai a sentirsi battuti in partenza. Andrea Stramaccioni torna domani, alla guida dell'Udinese, in quello Juventus Stadium che due anni fa lo vide trionfare con l'Inter, primo tecnico a espugnare la casa bianconera.
Un piacevole ricordo per il tecnico romano, "fu una partita unica per bellezza - confessa - La ricordo ma, senza mancare di rispetto, fa parte del passato", aggiunge Stramaccioni, che all'epoca, nel dopo-gara, battibeccò con Marotta: "Quell'episodio è alle spalle, ci siamo chiariti e ora ci sono rispetto e stima reciproci".
Tornando al presente, il tecnico dell'Udinese non si fida della squadra di Allegri. "Sulla Juventus si e' parlato in maniera prematura, a me sembra la stessa squadra dello scorso anno - sottolinea - Credo che la Juve sia ancora la squadra favorita per la vittoria del campionato". E proprio per questo servirà un'Udinese super per ottenere un risultato positivo a Torino: "Dico con umiltà: andremo lì a difenderci, perché sono tra i più forti d'Europa, ma noi proveremo a fargli male sugli errori". Dietro, però, mancheranno dei tasselli importanti: "Domizzi e Danilo sono i due pilastri della difesa. Non piango per le assenze, ma perdiamo qualcosa per esperienza".
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