luni, 25 mai 2015

Lazio-Roma: Sfida per il secondo posto o Champions a braccetto

Lazio-Roma: Sfida per il secondo posto o Champions a braccetto

Lazio e Roma di fronte per un derby della Capitale reso meno importante dal ko del Napoli. Giallorossi sicuri della Champions, a Pioli basta un punto. 

La sconfitta del Napoli allo Juventus Stadium ha finito per ridimensionare l'importanza del derby tra Lazio e Roma, spostato al lunedì su richiesta biancoceleste tra mille polemiche. La squadra di Garcia è già certa della qualificazione Champions, mentre a quella di Pioli basterà un pareggio. Resta in ballo soltanto il secondo posto (giallorossi a +1), e dunque la possibilità di evitare gli 'odiosi' preliminari.

Sul fronte Lazio, mister Pioli deve valutare le condizioni dei suoi dopo la sfortunata finale di Coppa Italia, protrattasi fino ai tempi supplementari. Sicuro il ritorno alla difesa a quattro, con la riproposizione di Gentiletti e l'impiego di Lulic sulla sinistra.

Fuori causa Radu, mentre Biglia sembra sempre più vicino al recupero, con Cataldi verso la panchina. In mezzo al campo l'argentino dovrebbe affiancare Parolo, sulla trequarti riecco Mauri al fianco degli intoccabili Candreva e Felipe Anderson. Prima punta Klose, con Djordjevic pronto a subentrare. L'altra opzione per Pioli sarebbe riproporre la difesa a 3, con Lulic avanzato in mediana e Mauri in panchina.

Sul fronte Roma, il jolly Florenzi dovrebbe giocare alto nel tridente, assieme a Totti ed Ibarbo, preferito a Iturbe e Ljajic. A centrocampo Pjanic è in vantaggio su Keita per affiancare De Rossi e Nainggolan. Difesa con Astori favorito su Yanga-Mbiwa e fasce presidiate da Torosidis e Holebas.



http://bit.ly/1FKKvlm via scommetix.it http://bit.ly/1EsyxHQ

joi, 14 mai 2015

Montella e la legge del contrappasso per conquistare la finale e tenersi stretta Firenze

Vincenzo Montella

Il fiorentino Dante Alighieri ha scritto una Commedia, Divina di nome e di fatto, in cui cantava l’Inferno.

Potesse la sua penna ancora ricamare arte, aggiungerebbe un cerchio, in chiave calcistica, al suo inferno: ‘Gli Sciuponi’. ‘Gli Sciuponi’ sono quei giocatori che, dopo un’azione corale da manuale, soli davanti al portiere o a porta spalancata, non trasformano in gol cotanta fatica del collettivo. Per contrappasso questi uomini sarebbero costretti, morte natural durante, a calciare infiniti palloni in una porta completamente rivestita di mattoni.

Lasciamo pure in pace il sommo poeta, ma il parallelismo è più che mai calzante dopo la pesante sconfitta della Fiorentina al Sanchez Pizjuan. Perdere a Siviglia è più che lecito, per carità. Un vero inferno, per rimanere in tema, tra i campo più caldi d’Europa. Il passivo, ecco, quello no. Tre gol di scarto chiudono (quasi) i conti per l’accesso alla finale. Il peccato, e da qui la menzione dantesca, è non avere concretizzato quel, o meglio, quei gol che avrebbero cambiato la partita e le sorti della semifinale. Gomez, Mati Fernandez, Salah con un posto prenotato sul barcone di Caronte. Errori gravi con quel Lucifero di Unai Emeri a fregarsi le mani e a caricare il suo Siviglia per guadagnarsi il replay della finale (e della vittoria) della passata edizione.

Montella e i Della Valle ci credono. Non si può sprecare un cammino così esaltante: dal Tottenham dell’uragano Kane, allo scontro tutto italiano con la Roma, fino alla recente vittoria sulla Dinamo Kiev. Montella, inconsciamente, usa nelle sue dichiarazioni la legge del contrappasso: “Così come loro sono riusciti a fare tre gol in casa, perché non potremmo farli noi?”. “Bravo Vincenzo, meriti un bel 9” - avrebbe detto la sua insegnante di italiano. Nove, come il numero che ha avuto sulla schiena per una vita. Nove, il simbolo di un attaccante da 20 gol a stagione che, quest’anno, gli è mancato.

Doveva essere Rossi, prima dell’ennesimo crac. Tranquilli è arrivato Mario, uno che sa come buttarla dentro. O meglio sapeva. Va bene, puntiamo sui giovani. Bernardeschi, crac. Babacar, dai che ci siamo: che gol a Kiev! Ti prego, ora no, nessun crac. Ok, ‘strap’. Lesione al collaterale e bandiera bianca dell’aeroplanino, vinto dalla sorte.

Stasera a Firenze sarà di scena l’atto finale della sfida con il Siviglia. La margherita di Montella è giunta ai fatidici ultimi due petali: m’ama o non m’ama? Firenze lo ama, l’amarezza di arrivare ad un passo dall’atto finale, leggi Coppa Italia e (forse) Europa League, può incrinare il sentimento. Il sommo poeta avrebbe notevoli spunti per ricavare una Commedia da favola. Nel frattempo ci proverà Montella coi fatti sul campo.



http://bit.ly/1A1QL7X via scommetix.it http://bit.ly/1EFCb2a

miercuri, 13 mai 2015

Benitez: l’uomo delle coppe traccia la strada verso Varsavia

Rafa Benitez

Ogni partita ha una sua vigilia, ma quelle di Coppa hanno un retrogusto tutto da assaporare. 

Soprattutto quando arrivi in fondo, ti districhi tra gironi eliminatori, fredde trasferte ai confini dell’Europa e poi via nel vortice dei sorteggi e degli scontri diretti. Lo sa bene Rafa Benitez che quando vede un tabellone punta il dito sulla strada verso la finale. GPS incorporato nei polpastrelli, solco deciso sulla cartina direzione, questa volta, Varsavia.

La prima nel 2004 col suo Valencia: si chiamava ancora Coppa Uefa, ma poco cambia. Niente gironi, un unico labirinto, stile settimana enigmistica, la cui soluzione era nella città di Göteborg, sede della finale. Prima, lo scontro fratricida con il Villareal, sconfitto di misura nelle sfida di ritorno.

L’anno dopo il passaggio al Liverpool e l’insediamento nella storia dei Reds. Dicevamo delle vigilie. Quella sera ad Istanbul un leggero vento portava la voce del muezzin alle orecchie di Rafa, che contemplava l’orizzonte ai confini tra Europa ed Asia. I pensieri si accavallavano al ritmo delle preghiere: la sua prima finale di Champions era alle porte e davanti aveva un Milan, con una storia che parlava da sè. La metodicità della sua preparazione al match fu sbaragliata dagli eventi: sotto di tre gol davanti al tè (turco) dei primi 45. Nessuno seppe cosa successe negli spogliatoi delle due squadre. Rafa, in cuor suo, doveva portare a termine quel viaggio iniziato a settembre. Questa volta le sue dita si erano aperte a compasso due volte: dall’Inghilterra al Continente e dal Continente alla Turchia. Troppi sforzi per arrivare fin là, troppi per cedere. Ribaltone incredibile e Coppa al Liverpool.

L’uomo delle Coppe appunto. Non contiamo quelle nazionali, per carità. Troppo facili per Rafa. Quasi come il Mondiale per Club conquistato con l’Inter, con il beneplacito di Mourinho e grazie all’harakiri del ben più quotato Internacional, che spalancò le porte della finale ai congolesi del Mazembe. Tornando alle cose serie, ancora Inghilterra: questa volta Chelsea. Troppo tardi per inseguire una Champions prima vinta e poi abbandonata da Di Matteo. Toh chi si rivede, la nostra cara Europa League: dove si deve andare? Amsterdam? Perché no. Detto fatto. Benfica sconfitto ed un altro trofeo in bacheca.

Il presente dice Napoli. Il presente è la semifinale di ritorno di Europa League a due anni dalla notte di Amsterdam. La camera con vista affaccia sul fiume Dnepr, omonimo della squadra che lo separa dall’ennesima finale. L’andata, tra veleni e rimpianti, ha portato in tasca un pareggio con gol. Risultato da bollino arancione, perché in terra ucraina bisogna segnare. Come è successo a Wolfsburg, basterebbe anche meno, ma l’approccio è quello. Rafa, guardando la cattedrale bizantina di Santa Sofia, prenderà spunto per costruire il mosaico ideale per mandare kappaò il Dnipro. Col dito era arrivato a Varsavia, anima e cuore sono già in viaggio da tempo, ma Higuain e compagni dovranno provvedere al resto. Con l’uomo delle Coppe tutto si può fare per garantirsi un’altra vigilia. Con la ‘V’ maiuscola naturalmente.



http://bit.ly/1EFqTuS via scommetix.it http://bit.ly/1FlR7s3

luni, 11 mai 2015

Juventus, Vidal: "Vogliamo la finale"

Arturo Vidal

Arturo Vidal ha dichiarato che la Juventus darà il massimo per superare l'ostacolo rappresentato dal Real Madrid.

Mercoledì sera i campioni d'Italia in carica affronteranno la squadra di Carlo Ancelotti nella semifinale di ritorno di Champions League. La settimana scorsa a Torino la Juventus ha battuto il Real nella partita di andata con il risultato di 2-1.

Il centrocampista cileno è carico e determinato in vista della sfida del Bernabeu: "Siamo concentrati. Abbiamo vinto lo scudetto con merito e adesso pensiamo alla finale di Champions League".

Vidal, durante l'intervista rilasciata ai microfoni di Sport Mediaset, ha parlato anche del suo momento personale: "All'inizio dell'anno ero in difficoltà a causa di alcuni problemi al ginocchio, ma adesso sto bene, sono in forma e voglio vincere. Mi hanno dato fastidio alcune voci su di me e sulle mie condizioni fisiche anche perché mi sono sempre allenato con impegno per recuperare e tornare al top della forma".

La Juventus è reduce dal pareggio casalingo ottenuto contro il Cagliari. La sfida che sabato ha visto protagoniste i bianconeri e la squadra sarda si è conclusa con il risultato di 1-1.

Il Real Madrid nel turno scorso di campionato ha pareggiato per 2-2 al Bernabeu contro il Valencia.



http://bit.ly/1IuoIAL via scommetix.it http://bit.ly/1IuoIAN

Arsenal e Swansea si sfidano all'Emirates

Arsene Wenger

Questa sera l'Arsenal affronterà all'Emirates lo Swansea nel Monday Night della 36ª giornata di Premier League.

La squadra di Arsene Wenger, terza a tre lunghezze dal Manchester City ma con una gara da recuperare, nel turno scorso di campionato ha battuto in trasferta l'Hull con il risultato di 3-1. I Gunners nelle ultime cinque uscite hanno ottenuto 4 vittorie e un pareggio.

Lo Swansea, ottavo con 53 punti, è reduce da 2 vittorie consecutive. Dopo la sconfitta subita sul campo del Leicester la squadra gallese ha battuto il Newcastle in trasferta e davanti ai propri tifosi lo Stoke.

Wenger ha parlato in conferenza stampa della formazione che questa sera affronterà lo Swansea: "Sono pronto ad effettuare qualche cambio nella formazione, nelle recenti partite non l'ho fatto perché avevamo trovato una certa stabilità. Non ho problemi a cambiare qualcosa perché la squadra fisicamente sta bene. Per esempio ci sono giocatori come Theo Walcott, Jack Wilshere e Kieran Gibbs che nelle scorse settimane non erano al meglio, ma che adesso stanno bene".

I Gunners sono determinati a concludere la stagione al secondo posto. Nel campionato in corso all'Emirates il team di Wenger ha conquistato 11 vittorie, 4 pareggi e rimediato una sconfitta. Nelle gare interne l'Arsenal ha realizzato 37 gol e ne ha incassati 12.



http://bit.ly/1Exi4Cl via scommetix.it http://bit.ly/1Exi6Kw

Gasperini e Ventura, due maestri a confronto

Genoa-Torino

La squadra di Gian Piero Gasperini e quella allenata da Giampiero Ventura si affronteranno in una partita valida per il posticipo della 35ª giornata di Serie A.

Sono passati cinque mesi e mezzo dalla sfida di andata tra Torino e Genoa, una partita che vide la squadra di Ventura imporsi e tornare così alla vittoria a distanza di due mesi dall’ultimo successo. Un risultato fondamentale per la stagione del Toro, che ha dato il là a quello che sarebbe poi stato uno straordinario girone di ritorno e alla rimonta verso le posizioni europee, rimonta poi arrestatasi bruscamente mercoledì scorso.

In quella sfida il tecnico granata riuscì ad avere la meglio rispetto a Gasperini; la speranza è che possa accadere lo stesso anche questa sera.  Entrambi gli allenatori stanno realizzando due piccoli miracoli, trascinando nel pieno della lotta per l’Europa due formazioni non così accreditate alla vigilia. Sono stati molto diversi però gli approcci societari: Ventura ha potuto lavorare per tutta la stagione con lo stesso gruppo di giocatori, con l’innesto rilevante del solo Maxi Lopez e di Gonzalez, che però per varie ragioni è sceso poco in campo. Dall’altra parte invece la squadra di Gasperini è stata rivoluzionata a gennaio con le partenze di Pinilla, Antonelli, Matri e Fetfatzidis e gli arrivi tra gli altri di Niang e Pavoletti (per citare solo alcuni dei movimenti attuati dal presidente Preziosi).

All’andata le due squadre si schierarono con un modulo speculare e non è impossibile che questo succeda anche questa sera: in questo caso sarebbe il tecnico rossoblù ad ‘adeguarsi’ al modulo di Ventura, visto che il Genoa ha quasi sempre giocato con il 3-4-3. E’ anche pensabile che i padroni di casa non vogliano correre troppi rischi conoscendo l’abilità del Torino in fase di ripartenza e vogliano quindi evitare un atteggiamento troppo spregiudicato che, visto il positivo rendimento del Toro nelle ultime uscite in trasferta, potrebbe rivelarsi controproducente: la conferma (o smentita) a queste ipotesi la potremo comunque avere solo al momento dell’annuncio delle formazioni ufficiali.

Ventura è consapevole che per i suoi l’unico risultato che lascerebbe una porta aperta alle speranze europee è la vittoria. Il tecnico granata sta raccogliendo in queste ultime due stagioni i frutti di un lavoro partito da lontano e sicuramente la compattezza della squadra e del gruppo può essere un punto a favore del Toro. La chiave di volta della sfida per i granata sarà limitare la forte coppa Iago Falque-Niang con un grande prestazione difensiva. Se Glik, Moretti e Maksimovic riusciranno a disputare una partita di grande livello le speranze di successo per Ventura e i suoi aumenteranno in maniera esponenziale.



http://bit.ly/1Exi6dx via scommetix.it http://bit.ly/1IuoI3J

luni, 4 mai 2015

Allegri col dubbio Morata-Llorente

Juventus - Real Madrid

Juve al completo nell'allenamento di rifinitura per la semifinale di Champions League con il Real Madrid, oggi pomeriggio a Vinovo.

Massimiliano Allegri dovrebbe affidarsi al 4-3-1-2 e deve sciogliere il ballottaggio Morata-Llorente in attacco per il partner di Tevez. Proprio l'argentino parlerà alle 19 in conferenza stampa allo 'Stadium' insieme all'allenatore.Nella seduta di oggi a Vinovo, lavoro  personalizzato per Pogba e Asamoah in recupero dai rispettivi infortuni. 

Sono 7 i precedenti a Torino tra Juventus e Real Madrid nelle coppe europee: il bilancio è di 5 successi bianconeri (ultimo 2-1, nella Champions 2007/08), 1 pareggio (2-2 nella Champions 2013/14) ed 1 vittoria delle "merengues" (1-0, nella coppa Campioni 1961/62). La Juventus ha ricevuto club spagnoli in 26 occasioni, inclusi i 7 incroci contro il Real; il bilancio vede 16 successi bianconeri, 8 pareggi e 2 sconfitte. Il Real conta 29 precedenti in Italia nelle coppe europee, inclusi i 7 confronti giocati in casa della Juventus: bilancio 4 vittorie, 8 pareggi e ben 17 sconfitte. Nelle ultime 6 partite in Italia, sia il Real che le avversarie italiane hanno sempre segnato: 9 i gol degli spagnoli, 11 per i club italiani.

Le sfide tecniche tra Allegri ed Ancelotti sono state finora 2, riferite al doppio Cagliari-Milan della serie A 2008/09: 0-0 al Sant'Elia, 1-0 per i rossoneri a San Siro. Nello 0-0 di Cagliari Allegri era reduce da 5 sconfitte nelle prime 5 giornate di campionato. Alla sesta arrivò il primo punto, appunto nello lo 0-0 interno contro il Milan. Juventus in rete, in casa, da 15 gare ufficiali consecutive: 32 i gol bianconeri, con ultimo digiuno datato 9 dicembre 2014, 0-0 contro l'Atletico Madrid in Champions. Data storica il 5 maggio in casa-Juventus: due gli scudetti vinti aritmeticamente in questa data (2002, 2-0 a Udine e sorpasso all'Inter in fotofinish e 2013, 1-0 allo Stadium sul Palermo), due le finali di andata di coppe europee vinte (1-0 in casa sull'Atletico Bilbao nel 1977 e 3-1 a Dortmund sul Borussia nel 1993, in ambedue i casi in coppa Uefa); nel ritorno arrivarono altrettanti titoli nella bacheca del club.

 In Champions il Real Madrid non subisce gol fuori casa da 444': ultima rete subita da Marcelinho al 6' di Ludogorets-Real Madrid 1-2 del 1 ottobre scorso; poi si sommano i residui 84' di quella gara e le intere a casa di Liverpool (3-0), Basilea (1-0), Schalke 04 (2-0) ed Atletico Madrid (0-0). Nelle 11 trasferte di Champions sotto la guida di Carlo Ancelotti, il Real Madrid vanta un bilancio di 8 successi, 2 pareggi ed 1 sola sconfitta, 0-2 a Dortmund dal Borussia, l'8 aprile 2014. Dirige l'inglese Atkinson, classe 1971, internazionale dal 2006. Juventus al terzo incrocio con il fischietto inglese dopo il 2-2 in casa del Bate Borisov (Champions 2008/09) e la vittoria interna 3-2 sull'Olympiakos (Champions 2014/15). Inclusi i 2 precedenti con i bianconeri, Atkinson ha diretto squadre italiane nelle coppe 10 volte, con 2 successi, 5 pareggi e 3 sconfitte. Il Real conta 3 incroci con Atkinson, sempre fuori casa: 2 successi (5-2 a Zurigo nella Champions 2009/10 e 2-0 a Gelsenkirchen sullo Schalke 04 nella Champions 2014/15) ed 1 sconfitta (0-1 a Lione nella Champions 2009/10). Inclusi i 3 incroci con il Real, Atkinson conta 16 precedenti con club iberici nelle coppe, il cui bilancio è di 7 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte.



http://bit.ly/1IbitS2 via scommetix.it http://bit.ly/1K97tSB